Post più popolari

venerdì 18 novembre 2011

Biscottuzzi secchi al vino rosso...

Biscotti secchi al vino rosso

Premetto che adoro il vino rosso! Lo metterei ovunque, e da buona "veg-m'briachessa" (come si direbbe a Napoli :)) non potevo non sperimentare anche i biscotti secchi al vino!
ho dimezzato le dosi della ricetta originale perchè volevo vedere prima come sarebbero venuti senza sprecare quintali di farina inutilmente come mi è capitato in altre ricette ( e vabbè che volete fa, sono una veg cuoca alle prime armi, abbiate pietà)
risultato? sono venuti proprio buoni!! come al solito, anche l'unico carnivoro superstite della casa, ha apprezzato!! ;) 

la ricetta è la seguente, ma con le dosi dimezzate e con i tempi di cottura diversi, per il mio forno ventilato sono bastati 20 minuti circa...
p.s. potete usare anche lo zucchero grezzo di canna per l'impasto e magari cospargere la superifice con quello di canna tostato (quello trasparente leggermente marroncino) , verranno leggermente più amari ma sicuramente più salutari. Inoltre vi consiglio di tritare le nocciole manualmente (con una mezzaluna o altro) perchè quando si masticano i biscotti le nocciole si devono sentire!

  • 500 g di farina
  • 150 g di nocciole tostale e spellate
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • 1 bicchiere di zucchero più 2 bicchieri per decorare le ciambelle
  • 1 bicchiere di olio di semi
  • Un pizzico di sale
Disponete la farina a fontana su di un piano di lavoro infarinato. Versate al suo interno lo zucchero, un pizzico di sale e l’olio e con una forchetta amalgamate i due ingredienti. Aggiungete il vino ed iniziate a richiamare la farina dai bordi. Quando l’impasto inizia ad assumere una certa consistenza, iniziate a lavorarlo con le mani e, quando risulterà omogeneo, aggiungete le nocciole. Raccoglietelo, quindi, a palla e tagliatelo a strisce di medie proporzioni, che schiaccerete leggermente. Cospargete di zucchero un lato dei biscotti, passandoli in un piatto nel quale avrete messo i due bicchieri di zucchero rimasti. Disponetele sulla placca del forno (che avrete precedentemente coperto con carta da forno) con la parte zuccherata rivolta verso l’alto. Fate cuocere in forno già caldo per circa 50 minuti a 180°C.
fonte ricetta: veganriot

sabato 12 novembre 2011

LA STORIA DELLA MUCCA CHE PIANSE AL MATTATOIO



Non mi vergogno di piangere di fronte ad avvenimenti simili. piangere vuol dire provare empatia non solo di fronte ad altri uomini ma di fronte a tutto il creato, animali compresi. e provare empatia mi fa sentire più "umana"...
L’articolo che riproponiamo a seguire, e che trovate anche qui , apparve per la prima volta su un giornale cinese per essere poi ripubblicato anche da un magazine macedone.
"Per un mattatoio di Hong Kong, era una giornata abbastanza normale, finché una mucca che stava per essere macellata cadde in ginocchio e cominciò a piangere!" La gente pensa che gli animali non piangano, ma questo animale stava piangendo come un bambino "- ha detto Billy Fong ai giornalisti di Hong Kong. "Attorno c’erano dieci uomini che traggono il proprio sostentamento attraverso la macellazione degli animali. E dai loro occhi, le lacrime cominciarono a fluire. La gente era talmente toccata da decidere di acquistare la mucca. Successivamente tale mucca fu donata ad un tempio buddista, dove poté il vivere il resto della sua vita in pace ".

Questa storia della mucca che piange ebbe inizio quando questo grosso animale veniva trasportato verso il macello. Quando si avvicinarono al macello, improvvisamente l'animale cadde a terra, sulle sue zampe anteriori. Poi, le sue lacrime iniziarono a fluire. "Quando vidi l'animale cominciare a piangere con tristezza e paura nei suoi occhi, ho iniziato a tremare," - ha detto il macellaio. "Chiamai gli altri che divennero tanto stupiti quanto me. Cominciammo a tirare e spingere l'animale, ma non volle saperne di spostarsi. Sedeva a terra e piangeva. Mi si rizzarono i peli, perché l'animale reagiva come un essere umano. Ci guardammo in faccia e sapendo che nessuno di noi sarebbe stato in grado di ucciderlo, avremmo dovuto decidere cosa fare con lui ".

Infine, dopo lunghe discussioni, decisero di raccogliere i soldi per mandare l'animale a riposarsi, per tutta la vita, con dei sacerdoti buddisti, che non hanno nulla contro le mucche. "Non fummo in grado di smuoverlo da lì finché non gli promettemmo che non sarebbe morto. Poi si alzò e venne con noi. Potete crederci oppure no, ma questa è la verità, anche se sembra strano. Sembrava che questo grande animale avesse capito ogni parola da noi pronunciata, "- disse il Sig. Tat Nin. Per alcuni impiegati del macello, questo incidente fu decisamente troppo.

Il Sig. Fong ha detto: "Tre operai, subito dopo aver assistito a questa scena, si licenziarono. Dissero che non sarebbero stati mai più in grado di uccidere un animale, perché avrebbero sempre ricordato quella mucca, e come le sue lacrime scorrevano lungo il suo muso dai grandi occhi tristi."
fonte: petslife.tv

sabato 5 novembre 2011

CREMA VISO IDRATANTE FAI DA TE!!!


Ingredienti:
  • 1 cucchiaino di gel di aloe
  • 5 gocce di olio di sesamo
Preparazione:
_Metti il gel d'aloe sul palmo della mano e aggiungi l'olio di sesamo. Emulsiona gli ingredienti con le dita fino ad ottenere una cremina densa. Crea il composto ogni volta poco prima dell'uso.
Uso:
Applica sul viso con un leggero massaggio circolare, insistendo sul contorno occhi.
Il gel d'aloe è lenitivo, idratante, rigenerante e rinfrescante. L'olio di sesamo ha proprietà emollienti, antiossidanti e seboregolatrici. Viene assorbito bene anche dalle pelli più grasse.